risuonava
di passi, echi di risate e canti,:
nulla ora è
più come allora!
Viaggiammo
pur senza esser noi, spiriti affranti,
la luna
di chiarore c’ inondava
ed ogni
stella, quasi scia di sole,
ci seguiva
spiando i sospiri che nascosti
e fragili
pensieri, l’animo turbava.
Nei deserti incontrati, piccoli semi di speranza
seminati, tornammo dopo tempo a rivederli
erano quasi
oasi diventati.
Solcammo mari tempestosi, l’ onde ghiacciate
ci
spruzzava il viso ma l’aurora
quieta
ritornava, placava l’ acque
risplendeva
d’azzurro l’orizzonte.
Cime aguzze e impervie abbiam scalate
graffiando
i fianchi, oltre le murene
per vedere
fiorire una genziana,
Salimmo
insieme, noi,
spiriti
affranti solo di sapere.
Una poesia che rammenta, narra i ricordi indelebili, gli ostacoli superati, in nome dell'amore, complimenti Caterina Tagliani
RispondiEliminaGrazie per la tua visita cara Angelina, il desiderio di conoscere, di indagare fin dove la povera mente può giungere, la sete di sapere in molti, soli o on compagnia non si spegne mai
RispondiEliminaLa fatica viene ricompensata, colmata e quasi annientata dal gesto di rivincita che è il supporto dell'amore. Amore che tenero conquista una genziana ancor più tenera d' esso. Una carezza, Caterina grazie.
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