Si suole a volte rimembrare viaggi
che pensavi senza data e senza meta,
quei viaggi immaginati senza un
giorno
che avesse già previsto anche il
ritorno.
Un viaggio sopra un mare sconfinato
sopra una vela gonfia per il vento
e gli spruzzi dell’acqua sulla
fronte
asciuga il sole quando il sole
splende,
Un viaggio dove l’alba mai finisce
una partenza da mettere in cornice!
Se cerchi un posto nella tua memoria
trovi dei luoghi che ti sono cari,
Rampe di scale sempre da salire,
balconi che s’affacciano sul mare,
un orologio che non suona l’ore…
Quello era il viaggio che volevi
fare!
Messina-12 Novembre 2010
Prolusione A. A. Master Bioetica e Sessuologia
Premiata dall'Accademia "Vittorio Alfieri", Firenze, 1° classificata tema "Viaggi", 28 Ottobre 2018
Il viaggio come vita, percorso, come fantasia e come divertimento, si potrebbe continuare questo elenco perché il viaggio racchiude in sé molteplici significati e l'autrice di questa splendida poesia ne è ben cosciente. E' abilissima nel dare l'immagine di "sospensione" del viaggio "pensato", immaginato nella sola andata. In questi versi non si trova un ritorno, perché quando si pensa al ritorno è la tristezza a lasciare il posto alla gioia dell'aspettativa. In questi versi, così non congeniali, il senso del ritorno lo si ha solo quando in testa si affacciano i ricordi, ma anche i ricordi citati sono solo quelli del ricordare il fasto della gioia dei viaggi e ciò che da quelle esperienze è rimasto racchiuso nei cuori, in quella sospensione senza spazio e senza tempo, perché la vera gioia è proprio quando possiamo dimenticare il lento fluire delle ore, è allora che possiamo restare immersi in ciò che davvero ci fa gioire. Splendidi versi, piaciuta moltissimo per il grande senso espresso!
RispondiElimina"... in quella sospensione senza spazio e senza tempo, ..." grazie Francesca per questo tuo commento, come sempre sai dare senso alle mie liriche, a ciò che è immediatamente evidente e a quanto è più profondo. Un grande abbraccio cara amica.
Elimina