Esule alla mia terra ove
ho trascorso
di gioventù giorni che
parean lieti
né mai farò ritorno alla
magione
terra di santi, artisti
e viaggiatori
ch’esalta i suoi briganti
come eroi.
Ricordi amari di colline
impervie
solcate da un aratro che
ferisce
aride ancora, cola sudore
e sangue l’erpice
su questa terra che non
dona un fiore
L’olivo è l’ombra dove
ancor ti vedo
ma è quella del faggio o forse il noce
che ancor circonda
questa casa avita
il luogo ove riposo e la ripenso
Né voglio lacrimar
pensando agli anni
sprecati ad esaltare
quella gente, si laboriosa…
Ora assiste muta al tuo
morir di sete, né si pente
d’averti trasformata ed
umiliata
l’onore, il sudore dei padri
calpestato
per un pugno di soldi male
guadagnati
in cambio d’un futuro
ch’è apparente…
Esule sarò fra simil
gente!
Cambiano i nomi, alteri
fra la gente passano
mentre alle spalle
strisciano e conservano
ogni potere occulto agli
occhi tuoi…
Terra ch’esalta i suoi
briganti come eroi!
Sellia Marina, 5 Agosto
2013
( Premiata con Menzione D'Onore dall'Accademia Internazionale "Il Convivio"-14 Giugno 2015)
L'ulivo e l'ombra dove ancor ti vedo ...ma è quella del faggio o forse noce...come non premiare questi versi bellissimi...complimenti Prof Caterina Tagliani è bellissima
RispondiEliminaCome sempre grazie cara amica per le tue visite e per le lodi alle mie poesie
Eliminastupenda poesia..
RispondiEliminaGrazie per la tua visita molto gradita cara Amica
RispondiEliminapoesia molto,molto bella
RispondiEliminaGrazie per la tua visita cara Bernardina
EliminaComplimenti Caterina! Mi piace molto -----------------
RispondiElimina"...terra di santi, artisti e viaggiatori
ch’esalta i suoi briganti come eroi."
Grazie per l'apprezzamento caro Tommaso e per la visita al mio blog...
RispondiEliminaLa trasfigurazione del poeta che esalta la bellezza tra parole e santità
RispondiEliminaGrazie per la visita al mio blog e per il tuo lodevole e gratificante commento.
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