mercoledì 17 aprile 2024

RICORDO…UNA CONTRADA



                                


V’erano alberi e candidi mughetti nel sottobosco,

Bucaneve e narcisi  tra il verde stavan nascosti

Proprio lì, sul limitare delle case abbarbicate

Al campanile della vecchia chiesa.

Fra le stradine strette non v’eran mendicanti,

Gli usci eran aperti, pronti, senza serrande.

Or  sei vestito a festa, con tante case nuove,

Volti, strade, giardini,

Tanti bambini

Ignari della tua antica storia.

Come al mutar del vento, cambia colore il cielo,

Come l’anima stanca si curva sotto il peso

Di un destino segnato,

Così tutto  è mutato

Ma col pensier rivedo boschi e verdi prati,

Gli affetti mai sopiti

E quella grande festa adorna di colore

(ricordi? Quando passava il Santo noi gettavamo i fiori)

E un agnellino candido seguiva in processione

Belando, la statua del patrono.

Forse è una storia nuova

Quella che dovrei scrivere…

Ma non si può decidere

Quello che più ti aggrada.

 La memoria è tiranna!

Sempre mi resta impressa

La mia vecchia contrada!

 Sellia Marina 20 Febbraio 2010

Spello, 3 Marzo 2024-Attestato di Partecipazione da Passaparola, Concorso "Come le rondini".

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