G.Pascoli

" ...IO SONO LA LAMPADA CH'ARDE SOAVE! NELL'ORE PIU' SOLE E PIU' TARDE,NELL'OMBRA PIU' MESTA, PIU' GRAVE, PIU' BUONA O FRATELLO!...." G.Pascoli

lunedì 26 maggio 2025

SENZA TERRA

Come Asvero

Calpesta terra il cadenzato passo
ed ogni sasso rotola e sbadiglia
fra pietre di torrente e una conchiglia.

Ogni monte fu amico, ogni morena
scivolò più a valle, sospesa nell’attesa
ove posare più sicuro il passo.

Ogni duna a me parve collina,
vicina al cielo, lembo degli eroi,
ogni granel di sabbia mi fu patria

sparsa di rovi e petali ogni calle,
deserta di viandanti ma ogni via
ancor non era mai la terra mia.

Ogni abisso del mare navigai
ascosi mostri fermi come il tempo
che non cancella mai i tuoi ricordi,
nella clessidra  non ti ritrovai…

vagai a lungo ma senza terra restai.

Sellia Marina, 16 Luglio 2017
Rassegna D'Arte e Letteratura- Omaggio alla Città Storica di Cortona
1° Premio Poesia

"Un'avanzata silenziosa che fa rotolare i sassi che, per nulla attenti a quanto capita loro intorno, sono presi persino dalla noia e sbadigliano, non capendo minimamente quanto quel "cadenzato passo" porti con sé dolore segnando un percorso che segue i corsi dei fiumi fino a sfocare al mare. Bella l'immagine della duna che si trasforma in collina, ma non tanto per l'impotenza di attraversarla, piuttosto per raggiungere una beatitudine agognata. Efficace lo smarrimento descritto nel deserto rappresentato dalle vie vuote. Molto dolorosa la chiusa, quasi senza ipotesi di "salvezza" dell'animo che resterà senza l'agognata terra. Componimento molto piaciuto, anche per le scelte lessicali-sintattiche. " Dott. Francesca Costa

sabato 24 maggio 2025

ANCOR MI MANCHI


Ogni tuo sguardo parea una carezza
come petalo scorreva, si posava
 lieve farfalla sopra ad  una rosa.

Ali di vento  le tue mani
come la spuma che solleva l’onda
né mai si posa altro che alla riva
dove la sabbia il passo tuo conserva.

Suono di rosignolo la tua voce
che a mente recitava tante strofe
né mai era stanca d’una rima nuova,
dolce il silenzio quando alfine posa.

Cielo senza confini la tua mente
cuore senza mai orizzonti chiusi
arcobaleno sempre ad arco acceso,

Cuor di fanciullo, falco mio riposa
nello scrigno del cuore ove respiro
le tue carezze miste alla tua voce
e mi perdo nei tuoi sguardi, Amore.
Sellia Marina, 12 Aprile 2013
"Note di Profumi "
Antologia"Alda nel cuore"-insieme a "Signor D'Antico Stampo", III Edizione Premio Merini, Segnalazione Speciale, 2015;

Targa d'argento per "Ti leggo di me", Recital di Poesie a Tiriolo, 24 Aprile 2017 





“Il componimento poetico di Tagliani - ha scritto Mario Donato Cosco - altro non è che un palcoscenico esistenziale sul quale il deserto di un’assenza viene fecondato da emozioni che richiamano dinastie di sentimenti corroborate da sintesi di memorie. Vi sono rappresentate scene di un perenne presente emozionale affacciate sul futuro come lampade che regalano pieghe di luce per colmare i giorni e le ore di pienezza e sapienza”.

domenica 11 maggio 2025

AI TUOI PIEDI


Ai tuoi piedi, Madre, il cuor trova ristoro
nel tuo manto rifugio al dolore che l’affligge
e fra le stelle che coronano il tuo capo
s’invola ogni desio di rivalsa, nasce la pace.

Ai tuoi piedi, Madre, ogni re s’inchina
ogni creatura che la terra accoglie
volgi lo sguardo tuo benedicente,

segui il cammino d’ogni  suo viandante,
illumina, Madre, le menti che son stolte
cui l’odio ancora ottenebra ed infondi

desio di pace, fratellanza, amore,
Madre, chiedilo tu al Signore
per ogni uomo, per ogni peccatore,
intercedi per noi che siamo in tanti

ai piedi tuoi, cosi ogni preghiera non è vana
né il sacrificio del Figlio prediletto
che dalla croce ci affidò tutti al tuo petto.

Per questo ricorriamo ancora a te, Madre,
ci vedi genuflessi ad implorare,
pregare per i vecchi che son soli,
per i malati senza alcun aiuto

e per i bimbi che han le guance smunte,
un po’ di pane e un seno gonfio di latte,
ai piedi tuoi, Madre consolatrice,
a mani giunte, questo chiediamo.

Sellia Marina, 16  Giugno 2018
Premiata con Menzione di merito Concorso " Ai Tuoi piedi ", 
Avellino, 2 Settembre 2018

venerdì 9 maggio 2025

Dalla terra al cielo

 


Suonavano campane nella sera

s’alzavano voci di preghiera

dal monte al piano un mesto suono

quasi giaculatoria di perdono.

 

Le mani unite a supplicare.

ma cuori duri non sapevano ascoltare

quelle accorate parole che da terra

al cielo giungevano al Signore.

 

Il mondo in attesa ormai deluso

aspettava dall’empireo un miracolo

guardava piovere stelle sulla terra

non eran di fortuna, ma di guerra

 

S’illuminò la volta all’improvviso

trafitta da comete scintillanti

eran le voci dei poeti uniti

in una sola grande cantilena,

 

                   Cantavano la pace che tornasse

sopra i sentieri antichi dell’amore

l’unica e vera che riempie il cuore

 

virtù perenne che resiste al tempo

che speranze e diritti ridona

non a un sol uomo ma a tutta la gente.

e sarà alfine Pace di perdono.

 

Sellia Marina, 26 Novembre 2024

                 Premio Speciale “ Centro della Gioventù”-Gubbio