brillano indifferenti e palpitan lievi
ad ogni sospirare che s’innalza.
Le oscura una nube che s’avanza
cancella quel velo ch’è dipinto, lo strappa
nell’aria si disperdon code di lucciole vagabonde.
Vano è raccoglierle quando sono spente
pesa la mano se a terra sono giunte
frantumate, dissolte, trascinate dal vento.
Ma i sogni si svegliano a sera
ridestano un cielo che chino
alla terra regala i suoi lumi...
E la volta...s'è empita di sogni.
Sellia Marina, 22 Ottobre 2012
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