Cantava a sera il rosignolo e il canto suo era preghiera,
or più non mi commuovono gli augelli,
neppure quelli dentro la voliera
cui bastan pochi semi fino a sera.
A tanti fiori ho dedicato versi,
timidi steli fragili o pungenti,
cercando di plasmarli sopra gli archi
tripudio di petali che il vento ha già travolti.
La magnolia che affaccia sovra il viale
rivestita d'un candore che t'abbaglia,
è giunta quasi all'orgoglioso noce
ed un effluvio celestale espande.
Il canto del mare che ai miei piedi
come una cuna dondola le onde
porta voci accorate di chi parte
eroi o pirati a lui che cosa importa.
Stelle precipitano dentro l'acqua fonda,
tremula una luce è ancora accesa
c'è una nuvola grigia che l'invoglia...
e l' odor di fumo impregna la tua stanza!
Sellia Marina, 28 Giugno 2012
Complimenti ! Caterina molto bella la poesia...
RispondiEliminaGrazie Caterina, per la visita al mio blog, sei sempre molto gentile
RispondiEliminaSempre splendidi i tuoi versi e mi chiedo come fai. Sei bravissima e ti leggo sempre con l'incanto del cuore. (Raggioluminoso)
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