Vermiglia è l’erba del mattino
carca ancor degli umori della notte,
s’odon fruscii tra le foglie rotte
saltella nelle siepi il pettirosso
il melodioso canto d’una capinera
ascolto.
E’ primavera ormai ed ogni fronda
scordato ha già l’inverno ed il suo
gelo
or ride al sole, occhieggiano le viole
riveste ogni ramo la sua gemma
copre ogni nudità con nuove foglie
ha lasciato al terreno le sue spoglie.
Così l’animo mio che si rallegra
del tripudio di colori che d’intorno
m’avvolge, m’involve, mi trascina,
vuol elevare un canto a questo mondo.
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