Oltre il rude monte chiuso all’orizzonte,
oltre il bosco che di resina trasuda,
vestita dei colori più smaglianti
Improvvisa m’appare la collina
rivestita di verde, giallo e rossa di trifoglio.Come onde vaganti, qua e la più alte, mostra
lungo i suoi fianchi, ampie fenditure,
ferite ignorate mai sanate,ove l’acqua scivola e si raccoglie.
Indugia il guardo sopra bianche mura,
sorvola cedri, cipressi, ulivi a schieracome soldati in fila, davanti alla bandiera.
Lontano s’intravede un casolare
confuso tra i colori delle piante,le mura paion grigie
come il cielo che sovrasta circostante
la collina, impavida, smagliante.Mille colori han l’onde in quell’istante
mille profumi dal vento riversati,
guarda il suo ventre gonfio di smeraldoocchieggia il pavido e azzurro fiordaliso,
il rosso papavero ch’ai suoi piedi
par che l’illumini.Gioisce il cuore della mia collina.
Sellia Marina, 27 Aprile 2010
Rocca Imperiale-Premiata al III FEDERICIANO 2011- Aletti editore
2022-Molochio -Assoc. ACUME, Premio Speciale Montagna Galasia 17 Settembre
Bellissimo canto alla terra natia, al paesaggio calabrese, ciao Caterina stammi bene. Carlo Romano
RispondiEliminaGrazie, come sempre gentile caro Carlo
RispondiEliminaMusica per le mie orecchie, questi versi mi commuovono perché amo la mia terra e tu Caterina Tagliani con la tua sensibilità hai saputo trasmettere tanta tenerezza al mio cuore pieno d'amore per la mia Calabria.
RispondiEliminaIndugia lo sguardo sopra bianche mura sorvola cedri e ulivi a schiera ...semplicemente divina questa Poesia ...
Grazie cara Antonietta per queste tue belle parole..io non sono calabrese ma la Calabria credo di averla girata in lungo e in largo forse più di tanti calabresi..oramai la mia vita…è qui...
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