La sera
avvolge nella sua mantiglia
tutte
l’ore trascorse nella veglia
fra bruma
che nasconde e dopo imbriglia
rami caduci,
giovin primavere.
Volavan
nella notte piume nere
eran
d’augelli all’ultimo stormire
come nubi
folte di chimere
passan né
sanno dove andare.
Così di
buio sotto questo cielo
mi par che
risuonino nell’aria
pianti di
bimbi, rumori di mitraglia.
Sulla
tovaglia non si versa il vino
non c’è
convivio se la mensa è vuota
ma passi
risuonan sulla ghiaia,
lontano un
treno fischia nella notte
corre
senza fine su un’unica rotaia.
Sellia Marina, 16 Dicembre 2016
Premio "Filoteo Omodei"-Luglio 2016-Accademia Internazionale "Il Convivio"-Castiglione di Sicilia
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