Dai verdi monti sono scesi al basso
e dal mare in molti son saliti all’alto,
mentre nella valle risuonava
l’eco che spandeva una campana.
l’eco che spandeva una campana.
Giorno di ferragosto,
si onora quell’Assunta
che uno stuolo d’angeli
al cielo ha sollevata.
Madre che non disdegna di guardare
chi affida a Lei ogni speranza,
lenire col sorriso ogni pena,
ridare senso ad ogni vita stanca.
ridare senso ad ogni vita stanca.
L’eco della campana che non tace
congiunge voci allegre di bambini,
che sulla sabbia fan buche profonde.
Si gonfian le tovaglie sopra l’erba…
Giorno di sagre, giorno di ferragosto,
amici che s’incontran per brindare,
corse sui prati…a casa è rimasto solo
chi era malato o a letto a riposare.
Sellia Marina 15 Agosto 2011
La terza e quarta strofa le trovo perfette per richiamare la ricorrenza di ferragosto - particolarmente piaciute per una poesia molto bella. (Raggioluminoso)
RispondiEliminaGrazie mia cara amica per le tue ripetute visite e per i tuoi apprezzamenti sempre graditi
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