venerdì 22 marzo 2024

ALL'ALTARE DELLA PATRIA


“Proteggete i miei Padri”

Se un Nume ti è  custode,
al tuo altar mi prostro,
non per vendetta chiedere
ma tregua a quanti son lassù

fra nude cime che ogni nube involve,
nel rosso del tramonto ed il lor sangue
scintilla, stria che serpeggia e il cielo
colora come l’alba quando sorge.

Proteggi i padri! Quelli di ieri
la neve ancor difende,
custoditi negli abissi che il mar
geloso non ridona e le lor spoglie

sono rimaste lì, le culla l’onde,
se c’è burrasca ancora le riporta
a riveder l’amata sponda.

A quanti nei deserti son rimasti,
Shamal nella sua furia copre d’ombra
ogni oasi, ogni duna che s’alza è la lor tomba.

Proteggi i padri! Quelli d’oggi,
camminan curvi già a vent’anni
non hanno sogni, le ginocchia molli
piegano sotto pesi non richiesti,

non hanno alcun fiducia nel presente
non seguon guide né inseguono futuro
la forza è persa, Nume, riempi le lor mani...
Proteggi i padri! Figli oggi, padri di domani.

 Sellia Marina, 2 Giugno 2018 

21 Settembre 2019-Serra San Bruno-Primo Premio Internazionale di Poesia 
" Mastro Bruno Pelaggi cerca discepoli nel mondo"-

9 Agosto-, 2021-Premio Internazionale di Poesia "Buongiorno Dante!- Targa di merito- Accademia dei bronzi Catanzaro



3 commenti:

  1. Mi riconosco, ahimè, in quei giovani d'oggi -pur non essendo più giovane, ormai- sfiduciati e senza più forze.

    RispondiElimina
  2. Caro amico che hai preferito mantenere l'incognito, quanto affermi riempie il mio cuoi tristezza, la poesia perà apre il cuore alla speranza di un futuro ancora possibile " ...Nume, riempi le lor mani...", e la speranza non deve mai abbandonarci che sia vicini o no ad un Altare.

    RispondiElimina

Se la mia poesia ti piace, commentala, se non ti piace…ignorala