mercoledì 29 giugno 2016

OPERE



Quando si tace a sera ogni rumore
una voce chiara, cristallina
s'ode tranquilla raccontar d'eroi
cavalieri, dame, gesta d'amore e di furore.

Talvolta si commuove nel ripeter
quegli Inni Sacri e il doloroso esilio
di chi due secoli varcò e non battè ciglio.

Ammirava quel truce Innominato
odiato da ogni gente conosciuta
capace di raccogliere ai suoi piedi
la preghiera di un angelo, pentirsi.

Alzava tono la voce e già la stanza
s'empiva d'una marcia trionfale
che non seguia gli amanti nell'avello
"O terra addio" cantavan, " Pace t'imploro"  rispondeva il coro.

 Tornava ogni sera la sua voce
  inondava la stanza con il lago di Como
poi "dormite adesso, continuerem domani"
e come la Sonnambula nel sonno noi cantavam "Prendi l'anel ti dono"






Sellia Marina, 4 Luglio 2012
(A mio padre, amante del Manzoni e della Musica Lirica)





5 commenti:

  1. Ma come ci riesce a scrivere così? Sei bravissima! (Raggioluminoso)

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  2. Cara amica avrei voluto fare di più per il mio papà…era così buono..

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  3. Ricordo bene il tuo papà! Don Ubaldo lo apprezzava così tanto!

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  4. Grazie Alice per questo tuo ricordo…era…difficile non voler bene al mio papà..era tanto buono davvero, grazie anche per avrai ricordato il nome del nostro parroco

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  5. Il viso illuminato dalla bontà, quanto amore emerge in quelle strofe sonore. Grazie Dolce Rugiada.

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