domenica 16 dicembre 2018

" IL CAVATORE "



“IL CAVATORE”
 sol chi non lascia eredità d’affetti…”

I campi che hanno arato, germinato pane
per lungo tempo, or giacciono abbandonati
all’incuria dell’uomo e alle pazzie del tempo.

Ulivi or secolari avean piantato, curato,
ogni ferita aperta medicata, raccolto
l’oliva spersa fra l’erba, inginocchiati
come per preghiera, a ringraziare.

Boschi di gelsi accudito, perché non mancasse cibo
al  filugello che ricca e prestigiosa rendea la terra
verde smeraldina, rorida di rugiada, come seta lucida,
diploma di Re appeso dove nessuno guarda

resta a ricordo di tanto inutile sfarzo.
Ma il bene più prezioso è ancora qui
sepolto in miniere ormai in disuso
altre, a cielo aperto mai scavate da mani operose 

ma da avidi incursori che man bassa han fatto
dei tesori, portati altrove, lavorato con perizia
oro e argento, mercurio, rame ed il rosso cinabro…
Ora solo un monumento dove l’uomo

ancora è in cerca del  tesoro ch’è sepolto,
alzata è la picozza ma  piegata è la forza
mentre l’acqua che scorre leviga ogni pietra
ed il sepolcro lava dell’uomo ogni colpa.

Sellia Marina, 12 Novembre 2017
Dipinto di Caterina Rizzo
Premio di partecipazione al Concorso " Nessuno è perfetto ", Catanzaro, 18 Ottobre 2019

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