giovedì 23 dicembre 2021

E' NATALE SUL MARE





Si dondola e dorme sull’acqua
il veliero ch’è carco di merci
la stiva già gonfia s’immerge
riappare e si tuffa nel mare.

E l’onda che sempre lo culla
verso riva lo vuol riportare,
c’è chi attende e scruta se appare
nella notte una luce sul mare.

D’improvviso una stella s’accende
pare voglia indicare una via,
inargenta una volta ch’è buia,
risplende, scompare…E’ Natale sul mare!


Sellia Marina, 21 Dicembre 2012












venerdì 3 dicembre 2021

BALSAMO PER ME...La disabilità non è un optional...




Balsamo per me

La disabilità non è un optional

Averti accanto anche solo un’ora

quando il sole indora, cara,

non ha l’eguale vivere l’istante

condividere con te ogni momento

 

che lento passa se non sei vicina…

Lento il mio passo dove mi trascino

i giorni che fatico a chiuder sereno

senza il tuo sguardo che m’avvolge

 

e cura ogni ferita che ancora dura.,

così la strada quella sera

nido d’amanti e d’alberi odorosi

diventò d’un tratto serpe che respira

 

lanciò il mio corpo oltre la scogliera

dove macigni aguzzi hanno trafitto

ogni lembo di me, sgorgò copioso il sangue

né si chiuse ed ora sono qui ad aspettare

 

quello che la mia donna mi sa dare,

carezze che asciugano ferite

baci ad ogni fascia che lei posa,

balsamo ha lei per me, a iosa.

 

Sellia Marina, 18 Gennaio 2021

Menzione di Merito da "L. Isola Felice". Concorso "La diversità come ricchezza"--Toscolano Maderno

mercoledì 17 novembre 2021

CUOR DI POETA



Avverte ogni paura, ogni tua ansia,
gioia, dolore, ogni languore
cuor di poeta sente, prende un foglio
sulla carta esprime per incanto                                                    

quello che non vuoi dire, per orgoglio.
Non teme il giudizio di chi vuole
una strofa ben studiata od un sonetto,
cuor di poeta esalta, come suole
far, senza problemi, per diletto.
E quando segue una farfalla in volo,
o da uno stelo se nasce ancor bocciolo,
cuor di poeta esulta, non ha fogli

che possano bastare a scriver versi
che la natura intorno bella invoglia
a continuare, cantare un inno al sole,
sentirsi scivolare come l’onda

mercoledì 29 settembre 2021

OR TUTTO E' MUTATO




Quando è silenzio a sera
una malinconia sottile
avvolge e liberi i ricordi

volano su verdi pascoli di monti
non più asilo a solitarie genti.
Or tutto è mutato, il prato verde

è scomparso fra l’amorfo cemento,
rumori e grida ove eterno era silenzio.
Il bosco rivestiva allora il monte

or piange i suoi arbusti e le su foglie
gli aghi dei pini, tappeto al suo terreno,
l’ombra che offriva a mughetti e ciclamini

e noi, stesi fra il verde, gli occhi al cielo fissi
ascoltar nel silenzio serotino battere i cuori…
Intorno s’effonde il profumo di mille aghi di pino!

Sellia Marina, 29 Gennaio 2013






SAN MICHELE

 Ora so perché l’ali tue doro
il sole ogni giorno colora,
un riflesso del cielo che doni
quando l’alba si flette all’aurora

e la spada che vinse il nemico
come brando dispieghi al comando
di chi scelse te fra le schiere.

Or  flagelli ai tuoi piedi chi ingrato
ha osato rinnegare l’Amore, inseguire il potere
e l’esempio seguito agli albori, portò solo pene.

Ora so chi ti scelse e il tuo braccio
in perenne difesa del bene
segue ogni tuo passo, ali tese
a coprire ogni nube che incontro ti viene.

Sellia Marina, 29 Settembre 2016
( Al Maestro e Amico Michele Affidato )                                             



giovedì 23 settembre 2021

ANCOR MI MANCHI


Ogni tuo sguardo parea una carezza
come petalo scorreva, si posava
 lieve farfalla sopra ad  una rosa.

Ali di vento  le tue mani
come la spuma che solleva l’onda
né mai si posa altro che alla riva
dove la sabbia il passo tuo conserva.

Suono di rosignolo la tua voce
che a mente recitava tante strofe
né mai era stanca d’una rima nuova,
dolce il silenzio quando alfine posa.

Cielo senza confini la tua mente
cuore senza mai orizzonti chiusi
arcobaleno sempre ad arco acceso,

Cuor di fanciullo, falco mio riposa
nello scrigno del cuore ove respiro
le tue carezze miste alla tua voce
e mi perdo nei tuoi sguardi, Amore.
Sellia Marina, 12 Aprile 2013
"Note di Profumi "
Antologia"Alda nel cuore"-insieme a "Signor D'Antico Stampo", III Edizione Premio Merini, Segnalazione Speciale, 2015;
Targa d'argento per "Ti leggo di me", Recital di Poesie a Tiriolo, 24 Aprile 2017 





“Il componimento poetico di Tagliani - ha scritto Mario Cosco - altro non è che un palcoscenico esistenziale sul quale il deserto di un’assenza viene fecondato da emozioni che richiamano dinastie di sentimenti corroborate da sintesi di memorie. Vi sono rappresentate scene di un perenne presente emozionale affacciate sul futuro come lampade che regalano pieghe di luce per colmare i giorni e le ore di pienezza e sapienza”.

domenica 12 settembre 2021

VOLGI LE SPALLE AL MONDO


VOLGI LE SPALLE AL MONDO

Abbi il coraggio di essere diverso…

Volgi le spalle al mondo

se non cura l’argento dei capelli

quando il vento come ali di farfalla

sfiora petali colmi di rugiada.


Volgi le spalle al mondo

se non sente pianti di bimbi

lacrime cadere sull’asfalto umido

stridere di freni, urla di donna violata.

Volgi le spalle al mondo

se non vede la tempesta che arriva

l’onda infrangersi, travolgere la vela

mai giunta ad una sponda od alla riva

dove attendi che risorga nuovo sole,

alba cocente irradiar di luce un mondo

dove l’alma ancor non trova pace,

tu, volgi le spalle…

Sellia Marina, 4 Ottobre 2019

Targa D’Onore-IX Edizione Premio Merini 2020, Accademia dei bronzi- Catanzaro e sul Calendario d'Arte e Poesia 2021

giovedì 15 luglio 2021

COME L'ONDA





Come l’onda s’abbraccia alla riva
e s’involve, ogni grano di sabbia
trascina, e dondola molle la spuma,

così il tuo abbraccio che accoglie,
avvolge come tenero manto le spalle,
riscalda, e nel viso risplende il sorriso
che ogni nube discioglie

come il vento che sempre solleva
ogni foglia, ogni piuma e lontano,
nel cielo o al terreno abbandona,

così ci travolge il tuo riso, ci trasporta
come un grande aquilone che vola
 senza un filo, non ha un capo né coda
ma il cuore comanda, e sicura è la rotta. 

Sellia Marina, 6 Maggio 2018
A Luisa, con affetto

martedì 22 giugno 2021

UNA LAMPADA ACCESA

Una lampada accesa perché sia
luce al tuo cammino, speranza
che ti guidi lungo un viaggio faticoso
che non t’ha visto ancora vittorioso.

Una lampada accesa nella sera
per te viandante, pellegrino ignoto
che vaghi ramingo tra il fragor
d’un mondo, muto al cuore

perso in fugaci gioie che rincorre.
 Non sente l’acqua che il deserto inonda,
nasconde l’oasi affacciata ai bordi
di una duna vagabonda.

Una lampada accesa perché sia
il mio augurio a te, una scia lungo la via
che ti precede, ti segue al limitar  dell’ombra
che t’avvolge nel suo manto, ed io ti sono accanto.



Sellia Marina, 7 Gennaio 2016


Componimento dalla sensibilità tutta romantica per te, viandante ... solo nel "fragor d'un mondo" che non sa proferire parola al cuore, quel mondo smarrito nella ricerca di luci vane, senza neppur sentire ... la speranza, la sola che può guidare lungo una vita che ancora non dà vittoria. Così nell'analogia cuore-deserto... "l'acqua che il deserto inonda" vuol indicare quale sorgente sgorga da un cuore "illuminato", scroscia fino a nascondere quell'oasi "affacciata ai bordi di una duna vagabonda" - è l'oasi forse quel tesoro geloso che solo chi sa viaggiare nel deserto del proprio cuore può comprendere. Così la lampada, un topos letterario molto diffuso e finanche l'immagine biblica più nota, è sì il motivo ispiratore della poesia, ma  è ben più che motivo, è augurio, è il motivo di un inno a non perdere mai di vista ciò che c'è di più vero nell'uomo, il proprio cuore. Dunque, viandante, "ti preceda, ti segua" in quell'ombra che t'avvolge, è lì che troverai te stesso, è lì che saprai chi sei: nella luce che mai t'abbandona. ( Dott. M. Spagnuolo)

Inserita nel Repertorio D'Arte e Poesia, Ursini Edizioni, 2016 
"Una lampada accesa"serve ad illuminare il cammino; la speranza guida sempre i passi del pellegrino. Poesia di un percorso che ogni uomo prova a tracciare, il viaggio è per chiunque voglia cambiare qualcosa nella propria vita. La luce è anche metafora di quel cammino, il mondo è nel suo chiasso, non aiuta nella ricerca dell'essenza, e l'autrice afferma: " Pellegrino ignoto/ che vaghi ramingo tra il fragor d'un mondo/ muto al cuore/ perso in fugaci gioie che rincorre". La poetessa usa le parole con capacità, usa spezzature di verso per isolare i singoli termini mettendoli in realtà in risalto. Al pellegrino che viaggia l'autrice augura: " Una lampada accesa perché sia/ il mio augurio a te, una scia lungo la via", una possibilità di essere accompagnati " al limitar dell'ombra". In quella luce infatti non si è più soli, il finale dell'ultimo verso lo conferma:" Ed io ti sono accanto".
Commento di Maria Concetta Giorgi