venerdì 15 dicembre 2023

L'Albero

 

S'apprestan giorni lieti  e nell'attesa
odi già campane risuonare,
sotto questa volta che risplende
di luci accese, come in una chiesa.

Attendi quel bambino che al presepe
ultimo posi, perché non è nato,
un coro d’angeli annuncerà il mistero
del figlio di Dio che s’è incarnato.

L’albero di Natale che risplende
alterna le sue luci ed ai suoi piedi
staran nascosti i doni sospirati
sotto  tanti fili inargentati.

Splende la stella e illumina la via
al povero viandante che smarrito
cerca riposo ed alfin s’acquieta…
A una capanna troverà ristoro!.

Sellia Marina, 14 Dicembre 2011
( Dalla Raccolta "L'Ultimo fiore")


 

martedì 12 dicembre 2023

GESU' E' NATO


Che silenzio e che pace stasera,
nell’aria aleggiano i ricordi,
riaffioran piano dalle vecchie mura.

Nell’angolo l’albero s’è acceso
protende i rami sopra la capanna
vagan pastori fra le piane e i monti.

Timido l’angioletto fra le stelle
la voce vuole aggiunger per cantare
“E’ nato un bimbo, è nato il Redentore”.

La tavola ancora si prepara
ogni anno con un posto in meno
ma tutti siam felici, o lo fingiamo

di scordar delusioni e sacrifici.
Gesù è nato, porterà dei doni…
E’ Natale e ci sentiamo buoni!


Sellia Marina, 22 Dicembre 2012



mercoledì 6 dicembre 2023

PREGA PICCOLO MIO


“LA MAGIA DEL NATALE”

Vi sono  bimbi che han le facce smunte
vuote le guance…ma tu piccolo mio
a cui nulla manca
ringrazia il buon Dio che ti circonda
d'affetto e ti colora di Sua luce
in questa Notte Santa.
Pregalo tu, per tutti quei bambini
che la guerra colpisce, ferisce
pregalo, per chi non ha una mamma

che li stringa al cuore
consoli il loro pianto e le paure.
Prega piccolo mio, prega il Signore.


Sellia Marina, 07 Novembre 2014
Al Dipinto di Caterina Rizzo


giovedì 30 novembre 2023

E ATTENDIAMO IL NATALE

 Ogni anno attendiamo con gioia
che ritorni il novello Bambino
nelle case, nelle chiese e in ogni presepe.
Fu Francesco che Ti adorò per primo
e da secoli agnelli e pastori
s’incamminano ancora alla grotta
una stella cometa li guida
una fede ogni dì si rinnova!
Non pianger Divino Bambino
se la notte incombe nei cuori
e nel mondo ti attendon le spine,
non saranno corone di fiori…
Non tremare figliolo di Dio
se odi mitraglie sparare
e le povere navi affondare
senza il tempo per un lamento
E attendiamo il Natale!.

Sellia Marina, 29 Settembre 2015

venerdì 24 novembre 2023

Come incenso sull'altare


COME INCENSO SULL’ALTARE
A Lea Garofalo vittima della mafia

Sassi trascinati come lievi foglie
l’un dietro l’altro s’inseguono
discesa infinita che si snoda,
scavalcan l’erba, così la vita,
corsa che perenne insegui e fugge,
sabbia che mai riempie la clessidra
grano che lascia vuoto ogni covone
un mucchio al solleone dove brucia,
che punge, arrosto crudo in ogni forno
non c’è pane per sfamare un morto,
sfrigola l’aglio dentro un poco d’olio
rotola, brucia e poi lo getti via
come i sassi che rotolan per via…
La vita così s’è consumata
tra fughe, lacrime, sorrisi ben celati
testimone d’un tempo ch’è corroso
da infedeltà e conformismi atroci
non ha avuto per te nemmen pietà,
e tra le zolle brulle e desolate
strappata alla tua casa con l’inganno
t’accolse la terra, abbandonata alla furia omicida
che s’accanì sulle tue carni
bruciate come incenso sull’altare…
Ma la memoria, Lea, non può scordare
la tua fierezza, i principi, la difesa dell’onore
testimoniato fino al sacrificio,
esempio per noi tutti che aneliamo
ancora pace per questa terra colma di sventure.

Sellia Marina, 5 Dicembre 2018

I Classificata "Uniti per la legalità", Melito di Napoli, 30 Marzo 2019
Sempre poche forse le iniziative per affermare i valori della legalità e per fare memoria di quegli uomini e donne del nostro tempo che hanno saputo offrire la propria vita come incenso sull’altare nel nome della libertà umana. Anche l’arte non ha mai mancato di combattere per la dignità umana in prima fila e nelle sue molteplici espressioni. Così questa lirica che sgorga dal cuore della Tagliani è un invito per i suoi lettori a credere ancora che la pace per una terra colma di sventure come la nostra è possibile. Questa possibilità viene contemplata attraverso la figura di Lea, tratteggiata come donna nuova in un tempo ch’è corroso da infedeltà e conformismi atroci. Da donna a donna, la Tagliani contempla Lea come una combattente, capace di trascinare sassi come lievi foglie, come chi insegue la vita, una corsa perenne che per lei s’arresta tra le zolle brulle e desolate di una terra, che è ben lungi dall’essere una terra in senso fisico, ma la terra di quel cuore che non sa aprirsi alla vita che preferisce strozzare. I versi si susseguono rapidi come se si muovessero nelle pieghe dell’anima di Lea, dei suoi sogni, delle sue speranze e dipingono alcune immagini forti che esprimono il consumarsi di un sacrificio che si carica di sacro che pervade tutta la lirica perché la testimonianza di Lea può essere rivestita solo di sacralità. La Tagliani, attraverso un lessico ricercato che a tratti stride nella durezza dei suoni quasi come a voler urlare l’ingiustizia, canta Lea Garofalo come la testimone della verità che non ha taciuto, che ha amato fino al martirio. Non ci resta che lasciarci avvolgere dall’incenso sull’altare…profumo d’amore e di memoria.
Dott. Maria Spagnuolo 

TERRA SELVAGGIA



Le verdi tue valli ti coprono i fianchi
i freschi tuoi boschi ispirano canti,
fra aghi di pino e castagni albergano ancora

le impronte  di qualche cinghiale
e dell’uomo che trova i mirtilli nascosti
tra felci, faggi e  funghi porcini.

L’autunno che avanza riveste di luci e colori
i tuoi viali, ogni foglia che cade e calpesti
offre cibo a una terra ch’è amara...

domenica 19 novembre 2023

Poesia


Poesia…quanta dolcezza nella parola

che si veste di sentimento

ogni volta che la penna sfiora un foglio!


Talvolta si trasforma in un grido

perché tante sono le mani

che tengon fra le dita, una matita

ma è un grido solo ogni voltaxszaq

 

che il sospiro di una donna viene soffocato,

ogni volta che una carezza diventa uno schiaffo

ogni volta che una lama, una corda, un’arma

ne uccide le carni, forte s’alza la voce della poesia

 

ogni sorella d’arte le si unisce,

il grido si trasforma in un sol urlo…

un’altra  vittima  insanguina il terreno

 

e l’erba della riva è tutta rossa

il tappeto nella stanza è stropicciato

la casa una prigione ove nessun grido giunge.

 

I poeti rivestono di lacrime le tue vesti strappate

coprono il tuo volto con un velo candido

ogni penna è sopra un foglio e scorre

 

Mentre il grido è sempre più forte

dolore che li unisce intorno a te

donna maltrattata, vilipesa, stuprata

per colmare di balsamo ogni tua ferita.

 

Sellia Marina, 16 Novembre 2020

Atripalda- 29 Aprile 2023-Premio San Valentino-Premio Speciale  Sez. Amore Malato 

 

NELLE TERRE DEL SIGNORE





E vi son case ove non v'è luce
e vi son cuori avidi d'amore
e deschi vuoti e senza un tozzo di pane
e sentor di spari, grida di dolore.

Si piange nelle terre del Signore,
si dorme solo se qualcuno veglia
si stringono bambini forte al cuore
si prega che non abbiano paura.

E l'eco dei fucili ancora s'ode
e pianti di donne già private
e uomini che non sorridon mai
e marciano nè sanno dove andare...


Si piange ancora nelle terre del Signore!
Sellia Marina,  27 Agosto 2012 


venerdì 17 novembre 2023

UN LUME



Ti accenderò Maria, un lume
che arda sulla strada del viandante
in cerca affannoso d’una via
che a Te lo porti e nuova impronta lasci

lungo sentieri lievi e senza sassi.
Alla Tua luce il cuore trova pace
quella che ci dispensi perché in croce
a Te ci ha affidati il figlio grande.

Sotto il Tuo azzurro manto ci raccogli
illumina le menti che son spente
 offese da dolori insopportabili...
 Maria, un lume porterò se li consoli.
 Sellia Marina, 19 Aprile 2013


Chiesa di Borgo San Lorenzo- 18 Agosto 2019 -Piaggia di Sellano, Perugia. 

 


giovedì 16 novembre 2023

Quando tornerai




Quando tornerai

La disabilità non è un optional…

Quando tornerai, troverai un vecchio

incanutito e stanco, mani tremanti 

e le ginocchia molli,reggono il capo

le mie spalle  curve.

Stupore proverai, forse pena

per il giovin che  amavi

con cui giacevi e a caldi amplessi t’offrivi.

Proverai pena per quel bastone

all’angolo, per  le stampelle

che non servon più,

per quelle ruote che mi portano

a guardare il cielo in questa stanza buia.

Fermati un po’ se vuoi

Ma non guardarmi con quell’aria mesta

io son felice sai? Libera è la mente,

e vola, dolci melodie ascolta,

tante strofe sente e  recito per me

quelle poesie piene di gesta e d’amore

su questa sedia io m’invento poesia

son io l’eroe.

 Sellia Marina, 9 Settembre 2021

23 Marzo 2023- 18 Giugno-Sicilia  Esperantista- I Concorsi di Sam Samideano- III Classificata-Pubblicata nell'Antologia " A faccia nuda"-Messina 28 Giugno 2023

martedì 14 novembre 2023

PARIS



Arrivò improvvisa la furia,
colpisce vile e poi indietreggia,
si nasconde, si dissolve tra spari
urla di chi è ferito a terra, sbalordito

e non ha capito s’era sua la mano
che stringeva o i resti d’un compagno
dilaniato, agonizzante al suo fianco.

Tra il vocìo gioioso dei tifosi
s’ode appena lo scoppio
come d’un petardo acceso
per una festa di compleanno.

Il suono della musica non copre
Il frastuono degli spari della morte
cade un silenzio cupo, irreale
ma s’alza adagio prima e poi più forte

l’inno di Francia e come in un sol uomo
mentre si spingon verso la salvezza
il volto dalle lacrime rigate cantano
in coro la loro “Marsigliese”.

Sellia Marina, 13 Novembre 2015

Sellia Marina, 13 Novembre 20