mercoledì 6 marzo 2024

I SILENZI DELL'ARTE- Scultura


Ogni carrozza ferma, ogni destriero
ritorna nella tela ov’era  chiuso,
ogni fiore in cornice si riforma
né spande profumi più nell’aria,
quei caduti a Proserpina ora son passi,
Zefiro gentile li raccoglie e libra oltre,
quel grido non accoglie né l’appassionato ardore
del Re degli Inferi può vincer la paura della morte,
silenzio scende ove dorme l’Arte.
Or sotto i colonnati e i capitelli
di vetusti  palazzi, ampi musei,
che imbellan cupole alle chiese ed agli altari,
da lungo tempo è suggellato un patto, 
sorregger l’arte ed ornarne il fronte
perché memoria resti nel futuro,
decor di fregi in sculture e d’oro
simbolo dove l’ombra quando è sera
sfiora volti umani oppur di fiera,
gigli raccolti o filar di vite,
torri e tante corone sopra stemmi
usi più a memoria che per storia.
Ogni gargoyle piange quando il cielo  
riversa sulla terra la sua furia,                                              
urla alla luna chiusa in un’alcova
dove l’amor consuma ma non paga
e di sangue imbratta le lenzuola,
nella stanza scende adagio la sera
ed il sipario chiude nel silenzio
di un’Arte che non era forestiera. 

Sellia Marina, 28 Novembre 2016

1 commento:

  1. Letta e riletta: lirica colta e raffinatissima, di un'eleganza preziosa e rara, ricca di sfumature sonore, come solo ci aveva abituati la magniloquenza dei grandi lirici. Anche senza voler ricercare il messaggio, si rimane incantati dalla pura suggestione musicale

    RispondiElimina

Se la mia poesia ti piace, commentala, se non ti piace…ignorala